L'implantologia è una tecnica standardizzata da diversi anni, in continua evoluzione ma che ormai garantisce risultati eccellenti.
Si utilizzano viti in titanio che si alloggeranno nelle aree edentule, alle quali verrà poi applicata una protesi fissa che ripristinerà i denti che saranno (sia per estetica che per funzione) veramente molto simili ai denti naturali.
Noi effettuiamo uno studio accurato della situazione del paziente per ridurre al minimo quei fattori di rischio che potrebbero portare al fallimento implantare.
Naturalmente il suo stato di salute viene scandagliato accuratamente, valutando i farmaci che il paziente eventualmente assume; se il caso, previo accordo con lo specialista, si effettuano aggiustamenti alla terapia.
Lo studio accurato delle lastre e all'occorrenza della Tac permette di elaborare un intervento personalizzato, unico per ogni paziente. Si valuterà l'osso residuo, lo spessore e la compattezza, la vicinanza di strutture anatomiche importanti che devono essere rispettate, i punti strategici per posizionare gli impianti. È fondamentale capire quali siano le aspettative del paziente per poter pianificare al meglio ciò che risponda coerentemente alle sue esigenze.
Una volta superata la fase progettuale si può procedere all’effettuazione dell'anestesia: si prepara la sede dell'osso che deve ricevere la vite con tecniche minimamente invasive; si posiziona poi la vite e si mette qualche punto di sutura. La procedura non è fastidiosa per il paziente cui saranno scrupolosamente fornite le indicazioni utili per i giorni successivi ed è possibile tornare subito alle proprie attività.
Dopo circa 8/10 giorni si rimuovono i punti. La protesizzazione potrà essere effettuata in breve tempo, quando esistono le condizioni, oppure si attende l'attecchimento della vite.
Se il paziente lo desidera si può programmare un apparecchio provvisorio che eviterà il disagio di aspettare il periodo di guarigione. Una volta protesizzati gli impianti sarà cura del paziente effettuare un'approfondita igiene orale con lo spazzolino e con il filo interdentale, nonché effettuare visite di controllo e sedute di igiene periodiche al fine di mantenere i risultati.
Vanno però menzionati i fattori di rischio che potrebbero compromettere gli impianti.
Il fumo è un importante fattore di rischio in quanto riduce l'apporto di sangue ai tessuti compromettendo in alcuni casi l'attecchimento. Naturalmente va considerato il numero di sigarette fumate, ma la cosa migliore è senza dubbio che il paziente riduca sensibilmente la quantità di sigarette o più auspicabilmente che smetta di fumare.
Altro fattore di rischio è dato dall'uso di bifosfonati, farmaci somministrati ai pazienti oncologici e alle donne con osteoporosi. Questa situazione deve essere scrupolosamente vagliata, perché le possibili complicanze possono essere gravi: si verificano molto raramente, ciò non toglie si debbano comunque mettere in atto tutte le procedure atte a ridurre i rischi.
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